Sequel de LA ZONA GRIGIA.
Quando giocare d’anticipo, quando non sapere, è la miglior fortuna che si possa ottenere. Costretto a riparare altrove, in fuga da scomode verità, a Riley Webb non bastò Miami, non bastò la CIA, non bastò Katrina Zarkoskaya, “Elene”. E per gli agenti FBI che lo scovarono, ci volle ben altro che un confine delittuoso e una rischiosa messinscena. Qualcosa era sfuggito, di qualcuno non avevano tenuto conto. Ma a certi livelli è difficile si prendano iniziative senza aspettarsi un riscontro, e soprattutto quando ci sono in ballo cifre, soldi pubblici, lo scommetterci non può limitarsi a una semplice ipotesi. Più che prove di fatto, dati oggettivi, fu come un’intuizione che qualcosa stesse arrivando. Forse quel qualcuno che, come un innocuo scherzo del destino, come un insolito giustiziere, chiuderà una partita giungendo alla verità?